Vera Lúcia de Oliveira
(Maccherani)si è laureata in Lettere all'Universidade Estadual Paulista (Brasile) nel 1981 e
in Lingue e Letterature Straniere Moderne all'Università degli Studi di Perugia nel 1991.
Nel 1997 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Lingue e Letterature Iberiche e
Iberoamericane presso l'Università degli Studi di Palermo consorziata con l'Università
Federico II e l'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Il
dottorato è stato riconosciuto dall'Universidade Estadual Paulista (UNESP)
il 12/08/2004, diploma n.10909.
Dal 1997 al 2008 ha insegnato Lingue e Letteratura
Portoghese e Storia della Cultura Brasiliana all'Università degli Studi
del Salento, a Lecce.
Dal novembre 2008 insegna Lingua Portoghese e
Letterature Portoghese e Brasiliana all'Università degli Studi di
Perugia.
Nel
2013 ha conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) di
professore di Seconda Fascia, settore
10/E1 - Filologie e Letterature
Medio-Latina e Romanze - presentando i propri titoli
(versione
locale) e
ottenendo un
giudizio positivo.
Presso il portale CNPq Currículo Lattes è registrata la versione
portoghese del suo curriculum
(versione
locale).
Ha
fondato, con Paula de Paiva Limão, il «CILBRA»,
Centro di Studi Comparati Italo-Luso-Brasiliani.
Insieme
hanno organizzato il I Congresso Internazionale "Culture
e letterature in dialogo: identità in movimento",
Perugia/Assisi, 12-14 maggio 2016, che ha visto la partecipazione di 230
congressisti provenienti da diversi paesi e continenti.
Vera Lúcia de Oliveira, Castelluccio di Norcia, 2013
Vive
a Perugia,
una bellissima città
con più di 3000 anni di storia.
Al
Congresso di Perugia hanno fatto seguito il Simposio "Monologo
drammatico e altre forme di rappresentazione della voce poetica"
organizzato dal Cilbra a Perugia dal 17 al 18 maggio 2018 e il II
Congresso Internazionale Culture
e letterature in dialogo: identità silenziate" che si è
tenuto a Brasilia dal 16 al 18 agosto 2018 e che ha visto la
partecipazione di 500 studiosi da diversi paesi e continenti.
All'interno di queste manifestazioni accademiche (I Congresso,
Simposio, II Congresso) sono stati organizzati «Incontri
con la poesia del mondo» e pubblicate antologie dei (16) poeti
partecipanti.
È stata premiata in diversi concorsi di poesia e narrativa in Italia e in Brasile.
Ha pubblicato diversi libri di poesia, molti dei quali in quanto
vincitrice di concorsi internazionali e nazionali in Italia e/o in Brasile:
A porta range no fim do
corredor, San Paolo, Scortecci, 1983
(raccolta vincitrice del 1° Concurso de Poesia Scortecci 1982);
Geografie d'Ombra, Venezia, Fonèma, 1989;
Cose scavate, Premio Nazionale di Poesia "Sandro
Penna", Perugia, 1991;
Tempo de doer/Tempo di soffrire, Pellicani Editore, Roma, 1998;
Immagina la poesia, CD multimediale di poesie, musica e foto,
Perugia, 2000;
La guarigione,
Edizioni La Fenice, Senigallia, 2000 (raccolta vincitrice del Premio
Nazionale di Poesia Spiaggia di Velluto Senigallia 2000) ;
Uccelli convulsi, Piero Manni
Editore, Lecce, 2001 (raccolta vincitrice della VI edizione 2000
del Concorso Nazionale di Poesia del Comune di S.Donato di
Lecce);
No
coração da boca/Nel cuore della parola, Adriatica Editrice, Bari,
2003;
A chuva nos ruídos, Escrituras Editora, San Paolo, 2004 (opera
vincitrice del Prêmio Academia Brasileira de Letras de Poesia 2005,
Accademia Brasiliana di Lettere, Rio de Janeiro,
2005);
Verrà l'anno, Fara Editore, Santarcangelo di Romagna (RN),
2005 (opera
vincitrice del Premio Nazionale di Poesia "Popoli in Cammino",
Milano, 2005, del Premio Nazionale di Poesia Comune di Travia,
Palermo, 2006, e "vincitore finalista" del Premio Internazionale di Poesia
Pier Paolo Pasolini, Roma, 2006);
No
coração da boca, Escrituras
Editora, San Paolo, 2006;
Entre as junturas
dos ossos, Brasilia, 2006. Nel
2006 ha vinto il 1° Concurso Literatura para Todos del Ministerio
da Educação e da Cultura brasiliano con il libro Entre as junturas
dos ossos, stampato in 150.000 copie, premiazione a
Brasilia alla presenza del Presidente del Brasile Luiz
Inacio Lula da Silva;
Il denso delle cose, Besa Editrice, Nardò (LE), 2007;
Partenze,
breve antologia poetica, Nantes (Francia), 2009;
A poesia é um estado de transe,
Portal Editora, San Paolo, 2010;
La
carne quando è sola,
SEF (Società Editrice Fiorentina), Firenze,
2011 (opera vincitrice del Primo Premio Internazionale di
Poesia
"Piero Alinari"2009, Firenze);
vida de
boneca, Edisções SM, São Paulo, junho 2013
("Comboio de corda - poesia", literatura infantojuvenil);
o musculo amargo do mundo, Escrituras
Editora, San Paolo, 2014;
Vou
andando sem rumor,
Editora Gazeta, Santa
Cruz do Sul, Rio Grande do Sul, 2015;
Ditelo
a mia madre,
Fara Editore, Rimini, 2017;
Minha
lingua roça o mundo,
Editora Patuà, San Paolo, 2018;
ero
in un caldo paese,
Fara Editore, Rimini, 2019 (opera vincitrice del Concorso
Faraexcelsior 2019, II classificata, Rimini);
Tempo
suspenso,
Editora Primata, São Paulo, maio 2021.
Ha
pubblicato saggi e antologie poetiche delle quali è stata la curatrice:
Poesia, mito e storia nel modernismo brasiliano, saggio, Guerra
Edizioni, Perugia, 2000
Poesia, mito e história no Modernismo brasileiro,
saggio, Editora UNESP / Edifurb, San Paolo, 2002, 2015 (II edizione)
Poesie, Manuel Bandeira, antologia, Fonèma Edizioni, Spinea
(VE), 2000
Narrativas
brasileiras contemporâneas em foco,
organizadoras Eunice Piazza Gai e Vera Lúcia de Oliveira,
editorausfm, Santa Maria (RS), 2012
Palavra
não é coisa que se diga,
organizadores Vera Lúcia de Oliveira e Eduardo Dell'Alba, AGE Editora,
Porto Alegre, 2013
Incontri
con la poesia del mondo,
a cura di Vera Lúcia de Oliveira e Paula de Paiva Limão, Edizioni
dell'Urogallo, Perugia, 2016
Encontros
com a poesia do mundo II,
a cura di Solange Fiuza, Wilson Flores, Vera Lúcia de Oliveira e
Alexandre Pilati, *iU (UFG), Goiânia - Goiás, 2018
Um
avesso de país: rapresentações da literatura brasileira
contemporánea,
saggio, Pontes Editores, Campinas-SP, 2020
Vera Lúcia de Oliveira Strada
Centrale Umbra, 46/D3 Collestrada - 06135 Perugia Tel/Fax: 075 602598
e-mail: vera@veraluciadeoliveira.it
«L'inferno
dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce ne è uno, è quello che è
già qui, l'inferno che abbiamo tutti i giorni, che formiamo stando
insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce fatale a
molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo
più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento
continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo
all'inferno, non è inferno, e farlo durare, dargli spazio.»
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