Assessorato

Politiche Culturali

Dipartimento Cultura

Ufficio Spettacolo

"Verrà l'anno"

 

Vera Lúcia de Oliveira (Maccherani)

 

   Fara Editore, Santarcangelo di Romagna (RN), 2005

 

«Premio Internazionale di Poesia

 "Pier Paolo Pasolini",

 III edizione, Roma, 2006»

 

   opera nella TERNA

 dei migliori libri di poesia

 pubblicati in Italia nel 2005

 

Roma, 1 novembre 2006

 


pubblico  (foto Claudio Maccherani)


Vera, Ara Pacis  (foto Claudio Maccherani)


Vera, Alessio Brandolini, Martha Canfield
(foto Claudio Maccherani)


Alessio Brandolini, Martha Canfield, Gianni Borgna, Dacia Maraini, Biancamaria Frabotta

(foto Claudio Maccherani)


Vera, Durs Grünbein, Patrizia Cavalli
(foto Claudio Maccherani)

Vera, Dacia Maraini  (foto Claudio Maccherani)

Vera, Martha Canfield  (foto Claudio Maccherani)

Vera, Alessio Brandolini  (foto Claudio Maccherani)


Ara Pacis  (foto Claudio Maccherani)


San Carlo al Corso  (foto Claudio Maccherani)

Assessorato

Politiche Culturali

Dipartimento Cultura

Ufficio Spettacolo

SELEZIONATI I VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE DEL

 

 PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA

 

PIER PAOLO PASOLINI.

 

LA PREMIAZIONE A ROMA

 

 IL PRIMO NOVEMBRE 2006.

Il Comune di Roma, Assessorato Politiche Culturali, e l'associazione Gli Amici del Mare, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e con il Comune di Casarsa della Delizia, comunicano la terna dei vincitori finalisti della terza edizione del Premio Internazionale di Poesia Pier Paolo Pasolini.

Tra i 142 volumi pervenuti, la giuria del Premio, composta da Dacia Maraini (presidente), Francesco Agresti (segretario generale) Alessio Brandolini, Martha Canfield, Maurizio Cucchi, Tullio De Mauro, e Biancamaria Frabotta, ha selezionato la terna dei vincitori finalisti della Terza Edizione 2006. Essa è composta da Franco Buffoni, con la raccolta Guerra, edita da Mondadori; Patrizia Cavalli, con Pigre divinità e pigra sorte, (Einaudi); e Vera Lúcia de Oliveira, con Verrà l'anno, pubblicata da Fara Editore.

Tra questi tre  vincitori finalisti, il prossimo primo novembre, con inizio alle ore 17.30, nel corso della cerimonia ufficiale di premiazione, che avverrà della Sala conferenze dell'Ara Pacis in Roma, sarà reso noto il nome del vincitore assoluto.

Il premio Opera prima è stato assegnato a Cristina Alziati per la raccolta A compimento (Manni Editore).

Il Riconoscimento internazionale è stato assegnato al tedesco Durs Grünbein per la sua opera complessiva.

Al vincitore assoluto della Terza Edizione andrà un premio in denaro di quattromila euro; agli altri due vincitori finalisti e all'Opera prima un premio di duemila euro ciascuno.

La manifestazione gode del Patrocinio e della collaborazione del Goethe Institut di Roma.

 

Segreteria: Ass. Gli Amici del Mare, via Monte San Savino, 3 – 00138 ROMA

 tel. 338/1686201 - www.premiopasolini.it

 

 

 

Vera Lúcia de Oliveira è nata in Brasile, i nonni materni erano immigrati italiani. L’esordio poetico risale al 1983, lo stesso anno in cui vince una borsa di studio per l’Italia e si trasferisce a Perugia, dove tutt’ora vive, pur insegnando all’Università di Lecce. Verrà l’anno (Fara, Santarcangelo di Romagna 2005) è il suo ultimo lavoro poetico, scritto direttamente in italiano. Una specie di poemetto dove i testi si susseguono senza titolo, né punteggiatura, né maiuscole (restano solo i punti interrogativi), dove la voce del singolo diventa voce collettiva, che può essere di ciascuno di noi, o di tutti, una voce corale. Il bilinguismo di Vera Lúcia de Oliveira, e potremmo aggiungere il suo "biculturalismo", si traduce in ampliamento degli strumenti per comprendere il mondo, per penetrare i segreti dell’uomo, soprattutto il suo dolore. La lingua parlata è il filo con il quale il poeta tesse il “discorso comune”: la voce intensa e pacata che parla per ogni uomo, così com’era all’origine della poesia. Allora il trascorrere della vita, dei giorni è il centro (il cuore) di queste poesie brevi ed essenziali, eppure così articolate da sembrare racconti in miniatura. Se la grande tradizione della poesia in lingua portoghese è ovviamente presente, le assillanti domande di Verrà l’anno e il tono a volte volutamente ingenuo e ripetitivo, un po’ sconnesso, fanno venire in mente il primo Palazzeschi e i poeti dialettali italiani del novecento, soprattutto Raffaello Baldini. Di solito la poesia si nutre di silenzi, qui è il contrario: la casa-poesia di Vera Lúcia de Oliveira è fitta di voci e suoni, di rumori provenienti dalla strada, è affollata di mani e di volti. Dalle poesie di questo poemetto che si proietta verso il futuro - eppure legatissimo al passato e alla memoria - si staglia in controluce un mondo fiabesco e fortemente lirico, legato alla purezza e alle visioni dell’infanzia.

Francesco Agresti

Alessio Brandolini  

Martha Canfield

Maurizio Cucchi

Tulio De Mauro

Biancamaria Frabotta 

Dacia Maraini

Roma, 1° novembre 2006

 

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(by Claudio Maccherani )